UN MODELLO DI INTERVENTO PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO NEI CONTESTI EDUCATIVI
Entusiasmo e partecipazione per le due giornate di formazione TEAM TEACH con Alastair Reid promosse dalla sinergia tra IRFID, NEAPOLISANIT, AIAS Onlus sez. di Nola e Centro Medico Moscati, uniche realtà campane, nel settore della riabilitazione a promuovere un costante aggiornamento professionale del personale impiegato nella gestione delle disabilità gravi, attraverso la formazione con esperti di fama internazionale.
Due giorni di alta formazione rivolta a tutti gli operatori che prestano servizio in strutture residenziali e contesti ad alto rischio, hanno visto protagonista lo specialista britannico Alastair Reid di Team Teach UK che ha immerso i partecipanti al corso nell’approccio con i pazienti nei momenti più delicati, prima, durante e dopo una crisi: nello specifico, Reid – che ha definito il corso come “i gradini di una scala che solo alla fine ti permettono di salire in cima” – ha incentrato il focus delle lezioni sulla sicurezza del paziente, sul suo metodo di azione, sulle modalità da evitare e sulle necessità di un intervento che risponda a precise esigenze in base alla valutazione del rischio. La motivazione, la fiducia, l’autostima di ogni singolo paziente, l’autorealizzazione e l’appagamento di ciascuno di loro rappresentano fattori, non solo di prevenzione del rischio, ma di miglioramento del loro approccio nel contesto educativo. Comunicazione, consapevolezza ed ascolto rappresentano una triade che gioca un ruolo chiave imprescindibile. Ampio spazio è stato dedicato, dunque, alla riduzione del rischio del paziente: in generale, il personale di strutture sanitarie rappresenta il primo anello della catena nel sostegno al paziente. I partecipanti hanno ricevuto, durante il corso, un approfondimento sui rischi che potrebbero esserci durante una crisi. Un rapporto di interscambio continuo da parte di Alastair con la platea ha permesso di recepire quali sono, secondo gli operatori i “comportamenti problema” più diffusi, quelli con i quali si interfacciano quotidianamente e qual’ è la loro tecnica di risoluzione più efficace: il corso si è rapidamente tramutato in un vero e proprio sportello di ascolto in base al quale si è poi sviluppata l’analisi e la risoluzione. Dopo un’approfondita spiegazione delle prese e delle manovre – con il sostegno e la traduzione simultanea dell’analista del comportamento Elena Clò – ha dato poi spazio alla pratica dopo ogni singola spiegazione: gli operatori hanno, dunque, appreso sul campo e con tutte le indicazioni del caso, ogni metodo descritto dal professore. Dalla “Piramide dei bisogni di Maslow” ai “Sei stati della crisi”, passando per i 4 Test (mantenersi saldi e positivi, mantenere il controllo e gli obiettivi), con inflazionato interesse, il corso ha rappresentato senza alcun dubbio un fondamentale supporto alla quotidianità degli operatori, un ausilio imprescindibile per l’approccio al contesto educativo del paziente.