Speech Sound Disorders in età evolutiva
Inquadramento, diagnosi differenziale ed intervento riabilitativo.
I disordini a carico della produzione dei suoni linguistici (nella lingua anglosassone Speech Sound Disorders – SSD) rappresentano la difficoltà comunicativa più frequente nei bambini, costituendo più del 70% dei casi di patologie di interesse foniatrico-logopedico dell’età evolutiva. Si tratta di un termine “ombrello” nel cui ambito è compresa ogni possibile combinazione di difficoltà nella percezione e/o produzione motoria e/o rappresentazione fonologica dei suoni e dei segmenti del linguaggio orale che inficia l’intellegibilità dell’eloquio. In alcuni casi la difficoltà nella produzione dei suoni linguistici è dovuta a cause note (motorie, anatomiche, sindromiche, sensoriali), sebbene nella maggior parte dei casi l’eziologia sia sconosciuta. Gli SSD non secondari a condizioni patologiche note rappresentano una delle patologie di interesse foniatrico-logopedico più frequente in età evolutiva, con una prevalenza stimata di circa il 15% tra i bambini di 3 anni di età. Si tratta di un gruppo eterogeneo di disturbi che differiscono per gravità, cause sottostanti, tipo di errori a carico della produzione dei suoni linguistici, interessamento o meno di altri livelli del sistema linguistico e risposta al trattamento. Non esiste un sistema di classificazione universalmente accettato, per cui sono state proposte diverse classificazione in sottotipi basate su criteri differenti. Uno degli aspetti più importanti è stabilire se la difficoltà nella produzione dei suoni linguistici sia attribuibile ad una Disprassia verbale, ossia ad una difficoltà nella pianificazione e programmazione degli schemi motori implicati nella produzione dei suoni linguistici, o, piuttosto, ad un Disordine fonologico ossia ad un problema nell’acquisizione delle regole del sistema fonologico della lingua di appartenenza, in quanto le strategie di intervento differiscono a seconda del tipo di disturbo. A tale scopo è necessaria un’attenta valutazione dei casi che comprenda l’analisi della storia clinica, la valutazione di funzionalità uditiva, morfologia e funzionalità del distretto orale, competenze fonetico-fonologiche e linguistiche in comprensione e produzione, prosodia, abilità di discriminazione uditiva, abilità motorie globali e abilità di apprendimento. In questo modo sarà possibile giungere ad una diagnosi e anche descrivere le caratteristiche e la gravità del disturbo, stabilire le modalità e gli obiettivi dell’intervento, individuare i fattori che possono contribuire al disturbo, evidenziare un deficit delle competenze linguistiche (in comprensione e/o produzione), individuare problemi di apprendimento.
Data
Sabato 18 Aprile | 9 - 18
Domenica 19 Aprile | 9 - 13
Destinatari
Audiofoniatri
Logopedista
Psicologo
Neuropsicomotricista
Neuropsichiatri Infantili
Fisiatri
Audiometristi
Audioprotesisti
Docenti
Luogo
IRFID S.R.L.
Via Funari - Ottaviano (Na)
Costo
150 € iva inclusa
Docente
Nicola Angelillo
Per Info
formazione@irfid.it
Obiettivi del corso
- approfondire le conoscenze sulla classificazione e le caratteristiche differenziali degli SSD: disturbo dell’articolazione, disordine fonologico, disprassia verbale;
- conoscere le modalità di inquadramento degli SSD;
- acquisire conoscenze sugli strumenti per l’assessment delle competenze fonetico-fonologiche, metafonologiche e delle abilità prassiche;
- acquisire conoscenze sulle modalità di intervento riabilitativo nel disturbo dell’articolazione, nel disordine fonologico e nella disprassia verbale;
- approfondire il legame tra SSD e funzioni esecutive;
- approfondire le ripercussioni degli SSD sugli apprendimenti curriculari;
- analizzare la presenza di comportamenti disfunzionali nel bambino affetto da SSD.